Chiavari, 16 luglio 2016
Comunicato Stampa
In questi giorni la II Commissione del Consiglio Regionale Ligure sta completando le audizioni in merito al Disegno di Legge regionale di iniziativa della Giunta (in particolare dell’assessorato alla Sanità) sulla costituzione della nuova Agenzia (A.Li.Sa.) che andrà a sostituire in toto l’A.R.S. (Agenzia Regionale Sanitaria).
Secondo il disegno della Giunta Regionale, A.Li.Sa. dovrebbe svolgere funzioni di programmazione sanitaria e socio-sanitaria, coordinamento, indirizzo e governance delle AASSLL e relative attività connesse, quali funzioni di gestione di attività tecnico specialistiche anche di supporto alle AASSLL.
Quindi una sorta di braccio operativo della Giunta.
Lo spossessamento di funzioni già in capo ai Direttori Generali (quali, ad esempio, la contrattazione con i soggetti pubblici e privati accreditati per l’erogazione delle prestazioni sanitarie), la gestione diretta di una parte del fondo sanitario hanno sollevato più di una obiezione; secondo alcuni i Direttori Generali non avrebbero più alcuna funzione creando di fatto una unica mega ASL regionale.
Il 14 luglio si è tenuta l’audizione di Cittadinanzattiva Liguria onlus.
Queste in sintesi le osservazioni generali da noi formulate alla Commissione consiliare.
L’impianto del ddl segue la logica – da noi criticata- che attualmente viene perseguita a vari livelli e settori del nostro sistema: accentrare, ridurre la spesa ma anche la democrazia (PARTECIPAZIONE), sposare l’economia di scala (sempre per risparmiare). Nel complesso, leggendo il ddl, aleggia in esso l’idea di una “democrazia” direttiva, quella che prende velocemente le decisioni, allontanando il più possibile le persone dai luoghi dove si prendono le decisioni; dà l’idea progressiva che la democrazia non sia necessaria, anzi sia di ostacolo all’efficienza. Probabilmente, A.Li.Sa., ponendosi al di sopra delle 5 asl e controllandole tutte, s’impegna a correggere un sistema diventato ingovernabile: cinque asl come cinque repubbliche, senza una effettiva azione comune che possa dare medesime procedure ed omogenee risposte ai cittadini. A.Li.Sa. Potrebbe forse soddisfare meglio principi di efficienza e di coordinamento nella somministrazione di servizi adeguati alla richieste di cittadini, ma riteniamo con l’apporto fondamentale di contrappesi volti a favorire l’apporto dei territori e delle organizzazioni dei cittadini e sopratutto la partecipazione democratica ai processi decisionali. Cosi come è, invece, stata strutturata, A.Li.Sa. Rischia di amplificare la mancanza di governance partecipata con le realtà territoriali e sopratutto con le esigenze dei cittadini. Abbiamo quindi proposto che le articolazioni territoriali di A.Li.Sa. (previste nel disegno di legge), per non essere delle mere duplicazioni con sprechi di risorse, prevedano la partecipazione effettiva, e non solo consultiva, delle Conferenze dei Sindaci e delle organizzazioni dei cittadini(che, peraltro, sono gli …azionisti del sistema quali contribuenti) e che quindi possano riequilibrare la necessaria partecipazione dei territori.
Alcune critiche di dettaglio fondamentali che abbiamo posto all’attenzione della Commissione.
– Un secco no al finanziamento di A.Li.Sa. Per il prossimo triennio facendo uso delle risorse per i LEA (risorse quindi che, se abbiamo ben compreso, verrebbero tolte al finanziamento dei livelli di assistenza);
– netta critica al Collegio Sindacale di nomina diretta del Direttore Generale di A.Li.Sa. Sia per possibile difetto di indipendenza che per i costi (tre sindaci al posto dell’unico revisore di nomina della Giunta, come era nella precedente ARS);
– nel ddl non si fa mai riferimento al tema della valutazione civica, della partecipazione civica ed in generale del confronto con i cittadini e le loro organizzazioni;
– Probabilmente inutili – e fonti di spreco – un Direttore Sanitario ed uno Amministrativo, oltre a quello Generale, per A.Li.Sa.;
– La mancanza di definizione delle competenze delle sedi territoriali di A.Li.Sa. Che potrebbero essere duplicazioni di funzioni già svolte dalle ASL e comportare ulteriori aggravi di costi;
– il mancato elenco dettagliato delle funzioni di competenza dell’Assessorato e quelle rimaste di competenza alle ASL;
– nel ddl non è prevista nessuna relazione in sede di Consiglio Regionale saltando in questo modo un importante passaggio democratico privando il Consiglio Regionale di ogni funzione in materia di Sanità.
Cittadinanzattiva Liguria onlus
Tribunale per i diritti del Malato
sede regionale
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